Uomini


Gli Uomini furono la penultima razza ad essere creata, appena dopo i Nani. Così come le altre razze, anche loro furono creati durante la battaglia tra i Thành'. Tuttavia, causa il forte dilagare dell'Odio, ad essi non fu concessa l'immortalità.

"Alysèe, tuttavia, non fu soddisfatta del risultato ottenuto... Accordandosi con il compagno, diedero la luce ad una nuova creatura... Ma poiché temevano che gli Skrim fossero ormai stati consumati dall'Odio dilagante, non gli donarono l'immortalità... Questo rese le nuove creature con un corpo risultante da un incrocio tra elfi e nani, con una coscienza facilmente manipolabile e con una forza inferiore. Tuttavia essi erono capaci insieme di Amore ed Odio, e ciò gli avrebbe donato forza.
Nacquero così gli Uomini."
Gli Uomini si suddivisero autonomamente in 2 stirpi, ognuna con un proprio allineamento: i Cavalieri, i Popolani.

Società Popolani
L'organizzazione societaria degli Uomini rispecchia in alcuni punti la società nostra medievale. Infatti, la società popolana è fortemente maschilista: alla donna non viene assegnato alcun possibile compito, ad esclusione di ruoli quali la classica massaia o la sacerdotessa. Scegliendo quest'ultima, esse fanno voto di castità e si impegnano a mantenere il nubilato. Gli uomini, invece, hanno accesso a tutte le professioni: agricoltura, caccia, artigianato, commercio ecc.. e molto raramente alla medicina (alchimia).
La figura più importante è il Governatore della città, che rimane in carica per due mesi e ha la reggenza della città. Seguono i popolani appartenenti ai Moti Cittadini (maschi): una riunione di soli uomini in cui vendono prese decisioni di ogni genere, presieduta dal Governatore, con una votazione democratica. Qualunque decisione si prenda, sarà poi il Governatore a comunicarla, tramite un comizio, all'intera cittadinanza.
Per i Cavalieri, invece, valgono le stesse regole, tuttavia essi sono popolani interamente votati al bene, e come tale hanno una società molto più rigida. A capo di tutto c'è il Capitano, seguito da 2 Ufficiali, 2 Sottoufficiali e il resto della Guardia.

Età
0-10:    Bambini
10-21:  Adolescenti
21-50:  Adulti
50-90: Anziani

Corteggiamento e Matrimonio
Esiste un vero e proprio protocollo comportamentale per quanto riguarda il corteggiamento. Tuttavia, esso è solo una facciata, in quanto il vero matrimonio è comunque deciso dai genitori della sposa.
Un uomo, una volta raggiunta l'età adulta, può scegliere una compagna. Una volta scelta, egli va nella sua dimora a parlare prima con la sua famiglia, mettendo in chiaro i propri sentimenti e chiedendo letteralmente il permesso di corteggiare la donna. Se non gli viene concessa l'autorizzazione, al malcapitato conviene non insistere ulteriormente ne con la famiglia ne ancor meno con la donna, in quanto essi potrebbero rivolgersi al Governatore e richiedere la pena di morte.
Se invece l'autorizzazione gli viene concessa, allora inizia il vero e proprio corteggiamento nel senso classico del termine: tuttavia tutto deve avvenire sotto lo sguardo vigile dei genitori della sposa. Il corteggiamento non ha tempi prestabiliti: può durare un giorno come un anno; normalmente i tempi vengono decisi dai genitori della sposa, che decidono di conseguenza anche il giorno delle nozze.
Il rito del matrimonio inizia la sera prima della data scelta... In questa sera gli sposi non si vedono, in quanto la sposa viene affidata alle cure della Thành Alysèe, che spiega personalmente alla promessa i doveri derivanti dal vincolo del matrimonio (non è conosciuto il divorzio e non c'è vergogna più grande della separazione). Una cosa simile avviene per gli uomini, ma il mattino dopo, poco prima del rito, a discrezione del Thành Erlinn. Al rito matrimoniale può partecipare liberamente qualunque cittadino, ma è obbligatoria la presenza del Governatore (e ovviamente dei due Thành' del matrimonio, che in questo specifico caso sono solo seduti ad osservare la regolarità della cerimonia). Dopo la cerimonia, il giorno prosegue regolarmente per tutti, tranne per le due famiglie, che pranzano insieme. Al calar della sera, si organizza una festa di paese aperta a tutti: danze, canti, cibo e allegria fino a notte fonda.

Famiglia
La famiglia popolana è la classica famiglia umana: marito, moglie, figli (abbastanza). Di norma, dato il patriarcalismo, si prediligono figli maschi: non importa se siano primogeniti o utlimi nati, essi riceveranno l'intera eredità del padre (molte volte questa particolare usanza è causa di litigi fra consaguinei e veri e propri fratricidi). Data la mortalità, all'interno della famiglia c'è una unione come nessun'altra razza ha: gli anziani tendono ad avere i propri figli e i propri nipoti nella loro dimora. Una volta deceduti, la dimora passa ai figli, e poi ai loro figli, ecc... proseguendo questo tipo di scaletta per generazioni e generazioni.. I bambini ricevono una breve istruzione fino all'adolescenza: imparano il calcolo e a leggere e a scrivere, ma non di più, dato che i costi in famiglia sono elevati a causa del numero dei componenti essi sono obbligati il prima possibile a lavorare come garzoni o altri lavori umili per contribuire alle spese familiari; ad esclusione dei cavalieri, in quanto vengono fin da piccoli mandati in accademia dove imparano le arti belliche.

Morte
I Popolani, come tutta la razza degli Uomini, sono creature mortali, con una durata massima della vita di circa 90 anni. La morte quindi rappresenta per loro un vero spauracchio, come anche i contagi e le malattie, per cui difficilmente rischieranno la propria vita per nessuna ragione. Tuttavia, quando la morte sopraggiunge, essi provvedono in tutti i modi a dare al defunto tutto gli onori che merita. Solitamente, essi hanno l'usanza di sotterrare il cadavere in precise fosse scavate per l'occasione, per poi ricoprire di terra il corpo, donando così il proprio caro alla Thành Alysèe. Una volta sepolto, essi poggiano sulla terra una pietra incisa, che chiamano lapide, che serve per ricordare ai cari la presenza del defunto e da loro la possibilità di onorarlo depositando dei fiori su di essa.
Nel caso specifico dei Cavalieri, il rito funebre è molto diverso: i corpi vengono inseriti in una barca addobbata all'occasione... A questo punto il cadavere viene deposto in essa e abbandonato al fiume. Appena la barca è abbastanza lontana, gli arcieri, con dardi di luce preparati dal Thành Erlinn, mirano alla barca, che si dissolve mandando frammenti di luce verso le stelle.

Caratteristiche fisiche
Costituzione: Sono alti e robusti ed hanno una costituzione e ossatura massiccia. Gli uomini pesano intorno ai 100Kg, le donne 65 Kg.
Colorito: Sono di carnagione rosea con capelli che va dal rosso al castano al nero.
Resistenza alla fatica: Sono estremamente resistenti e dormono all'incirca 6 ore a notte.
Altezza media: Maschi 180cm, Femmine 170-180cm
Durata della vita: 80-100 anni.
Resistenza: nella norma.
Abilità speciali: hanno la capacità (vizio) di riuscire ad ammansire con la forza alcuni animali. Con l'andare del tempo, questi ultimi si sono naturalmente assoggettati a loro, per cui difficilmente un animale attaccherà un uomo, se non ostentatamente provocato.

Cultura
Abbigliamento e ornamenti: I Popolani preferiscono gli abiti di seta e di cotone raffinato, preferibilmente di color porpora, rosso e giallo-oro. Si vestono con lunghe tuniche e di rado indossano i pantaloni. I maschi portano collane d'oro, mentre le femmine amano ricoprirsi di gioielli di ogni genere.
Paure e incapacità: Essendo mortali, essi temono la morte sopra ogni altra cosa. Temono altresì i contagi e tutte le malattie.
Stile di vita: vivono nella città di Mendéa. Hanno un'organizzazione sociale semplice, a piramide, che converge verso un'unica figura: il re.
Matrimonio e famiglia: Sono monogami. La parentela segue la linea maschile.
Religione: adorano la Thành Alysèe (ed Erlinn in caso di unioni) e la venerano sacrificando del buon cibo gettandolo nelle fiamme del focolare domestico.

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